I dati del 2016 hanno dimostrato che la Germania è il primo partner dell’Italia sia nelle esportazioni che nelle importazioni.
Italia e Germania: due buoni partner commerciali
Secondo l’Istat e il German Trade Invest, l’Italia ha esportato verso la Germania merci per un valore 52,7 miliardi di euro. Inoltre, ha importato merci per un valore di 59,4 miliardi di euro. Dati che dopo la crisi nel 2010 si trovano finalmente in continua crescita. In genere, i settori merceologici di scambio sono molto similari fra i due Paesi e riguardano soprattutto:
– macchinari,
– settore siderurgico,
– settore chimico/farmaceutico,
– auto motive e
– agroalimentare.
Il Food Export offre un grande potenziale
Un fatto curioso e sicuramente meno conosciuto: sono quasi alla pari i due Paesi per quanto riguarda lo scambio nell’area Food. Infatti, l’Italia importa dalla Germania circa la stessa percentuale che esporta verso la Germania. L’Italia come esportatore Food si trova comunque dietro l’Olanda. In altre parole, questo fa intuire che ci sono ancora molte opportunità da sfruttare con diversi ulteriori prodotti da vendere in Germania.
Prodotti da vendere Germania – i tedeschi amano il vino italiano
Secondo il Global Trade Atlas database (GTA) la Germania in termini di volume di produzione è il più grande importatore divini nel mondo. Invece, per quanto riguarda in termini di valore d’affari, si trova al terzo posto nel mondo. Dietro gli Stati Uniti e l’Inghilterra. È confortante vedere che l’Italia è il leader nelle importazioni in Germania dei vini con ben 480 Mrd di litri nel 2015. Prima di Spagna e Francia, come si vede dalla tavola sotto. Inoltre, guardando il mercato agroalimentare in Germania in generale e nello specifico quello dei vini, si notano due fenomeni principali.
Da un lato la grande distribuzione con vari player estremamente forti. Questi player si fanno la guerra nei prezzi per conquistare il consumatore tedesco che è molto sensibile a questo aspetto:
Dall’altro invece il crescente desiderio di una parte del mercato che cerca prodotti naturali e di alta qualità.
L’Italia con le sue certificazioni DOP e IGP ha senz’altro ancora un grosso potenziale da sfruttare in quest’ambito. Per concludere, il Ministero degli Affari Esteri pubblica regolarmente report per i vari paesi. Inoltre, analizza i settori che sono di maggiore interesse per l’esportazione.
Per conoscere il potenziale di una singola azienda è sicuramente importante analizzare i dati macro-economici. Ma è solo un passo preliminare per capire quali siano i settori promettenti e quali invece si trovano in flessione. Il vero lavoro comincia da lì. Richiede molta cautela per non sbagliare gli investimenti verso l’internazionalizzazione.